Da IL PICCOLO del 19 dicembre 2012
ROMANS. «Una settantina di anni fa anch'io provai l'ebrezza di salire sulla Gilera 500, la 'Saturno 8 bulloni', del nostro leggendario centauro Alessandro Schnablegger, detto 'Xandi': quella mattina avevo perso la corriera e 'Xandi' mi offrì un passaggio fino a Sagrado, che raggiungemmo a folle velocità, tant'è che dovetti attendere l'arrivo della corriera».
A raccontare ciò è stata la simpatica Alma Pian, classe 1921, in occasione della presentazione del “Lunari pal 2013”, edito da “I Scussons”, col patrocinio e il sostegno del Comune e della BCC di Staranzano e Villesse. Calendario giunto alla sua 20.ma edizione, che quest'anno ha dedicato le sue foto alla storia del Moto Club Romans, fondato nel 1933, mentre la copertina ripercorre la vita e le imprese del mitico Alessandro Schnablegger, nato a Tarvisio nel 1910, morto sulla strada nei pressi di Manzano il 30 ottobre 1953, in seguito ad un incidente quand'era in sella alla sua Gilera.
È stata una serata molto interessante, seguita da un folto pubblico, in cui sono emerse tante pittoresche e inedite vicende, legate al mondo motociclistico locale e attorno alla figura del temerario “Xandi”, raccontate da molti presenti, tra cui anche Alfredo Postir, a suo tempo garzone nell'officina di moto e biciclette che “Xandi” aveva aperto a Romans, mentre altre testimonianze sono giunte da persone residenti in altri paesi.
L'incontro è stato aperto dal saluto di Germano Pupin, presidente dei “Scussons”, seguito dall'intervento del vicesindaco Michele Calligaris, il quale ha sottolineato l'importanza che rivestono sul piano storico i lunari dei “Scussons”, capaci di ricordare personaggi che hanno fatto la storia del paese. Nel corso della serata, presente pure il presidente del Moto Club Romans,Enrico Valdemarin, è stato Ivaldi Calligaris, che anche quest'anno ha curato il lunario, a illustrarne i contenuti. Edo Calligaris ha invece raccontato la storia di “Xandi” attraverso le testimonianze raccolte a Romans, allargando poi il discorso alla famiglia Schnablegger, giunta verso metà dell'Ottocento dalla Slesia a Tarvisio, dove è diventata ricchissima con l'estrazione mineraria.