La giornata del risparmio ha origini italiane, anche se ha avuto da subito un respiro internazionale.
Nel 1924 si tenne a Milano il Primo Congresso Internazionale del Risparmio, che coinvolgeva economisti e banche da vari paesi. L’ultimo giorno del congresso, il 31 ottobre, il professor Filippo Ravizza annunciò sia l’istituzione della giornata, sia la nascita dell’Istituto Mondiale del Risparmio.
Lo scopo principale della Giornata era diretto a una funzione educativa: informare le persone sul valore del denaro.
Cos'è il risparmio?
Nella teoria economica classica il risparmio corrisponde agli investimenti, cioè ai soldi che le banche prestano alle imprese e che queste impiegano per migliorarsi, produrre di più, assumere dipendenti e fare innovazione tecnologica. Il risparmio, quindi, non è solo un bene per le famiglie ma è di fatto il motore grazie al quale gira l’economia, al pari dei consumi. Da qui la necessità non solo dell’educazione al risparmio, ma anche delle informazioni sulle sue corrette modalità.
Destinare una parte del budget familiare al risparmio è fondamentale: per mettersi al riparo da imprevisti (spese sanitarie, interventi di ristrutturazione), per accumulare denaro in vista di spese importanti (case, auto, ma anche viaggi), per avere una sicurezza per il futuro e la terza età.
Quando si tratta di spese però, non è semplice conciliare le necessità della vita quotidiana con gli obiettivi a medio e lungo termine. Il risparmio, infatti, non è solo una questione di volontà, ma più spesso di capacità organizzativa e di chiarezza di visione.
Ecco perché è importante avere un metodo, essere consapevoli delle priorità e gestire di conseguenza le spese.
Una gestione attenta e regolare del bilancio familiare (o personale) permette di identificare e ridurre eventuali sprechi, gestire più efficacemente le risorse a disposizione e calcolare quanto è possibile risparmiare (e quanto di questo risparmio è possibile destinare a eventuali investimenti).
L'approccio migliore è iniziare con una classificazione delle fonti di reddito (redditi da lavoro o da pensione, rendite immobiliari quali ad esempio affitto, etc.) e delle spese in base a quanto sono necessarie (bollette, spese assicurative/finanziarie, alimentari, tasse, rate di mutui etc.).
Quali soluzioni?
Passando alle soluzioni, uno strumento che aiuta a ottenere un risparmio regolare su base mensile è il Piano di Accumulo Capitale, abbreviato più comunemente in PAC.
Il PAC può rappresentare il primo strumento di accantonamento mensile (e quindi di risparmio fisso), cioè di una quota di cui si è consapevoli di non poter disporre nell’immediato ma che sarà utilizzabile in futuro. I PAC sono indicati se si ha un obiettivo di risparmio preciso come l'acquisto di un’automobile, un viaggio, il matrimonio, la casa, il piano di studi dei figli ecc. Tutti obiettivi comuni nella vita ma che possono rappresentare uno stimolo a realizzare un risparmio costante.
Altro strumento principe del risparmio è il Fondo Pensione, che permette a chi lo sottoscrive di far fruttare i propri soldi tramite versamenti periodici in un Fondo che sul medio e lungo termine, grazie a un mix di componenti e di strategie, consente di generare un capitale aggiuntivo.
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